Capitolo 54
Diana
Mi premo le mani sulle orecchie, piagnucolando pietosamente. "Smettila... per favore, fermati", supplico, cercando disperatamente di bloccare la voce. Ma è inutile. La voce è nella mia testa, e non c'è modo di sfuggirle.
Ride con gioia maligna, la sua crudeltà apparentemente non conosce limiti. La risata echeggia nella mia mente, diventando più forte e insistente con ogni momento che passa.
E poi, all'improvviso, la voce cambia tono, il tono diventa cospiratorio: "Ma forse hai ragione... forse gli piaci. Forse è disposto ad accettarti così come sei..."
Il mio cuore batte più forte, un barlume di speranza inizia a sbocciare nonostante i miei sforzi per soffocarlo. Ma la voce non è finita: