Capitolo 118
Diana
"No! Voglio dire, sì, ma..." inciampo sulle parole, disperata per spiegare. "All'inizio, ero spaventata e confusa. Mi sono messa al lavoro per schiarirmi le idee, per cercare di dare un senso a tutto. Ma Dom, ti prometto che è stato solo per un momento. Ora non credo a quelle cose. So che non sei quella persona."
Gli prendo il viso tra le mani, costringendolo a guardarmi. "Per favore, credimi. Ho sbagliato a dubitare di te, anche solo per un momento."
Mi fissa senza dire nulla per un momento prima, "Diana," sussurra, con la voce piena di dolore. "Sono stato io a darti quei libri." Abbassa lo sguardo, tacendo, ma riesco a sentire la tristezza che irradia da lui.
La consapevolezza mi colpisce come un colpo fisico. Certo, lui sa qual è il contenuto di quei libri. Me li ha dati perché si fidava che non avrei creduto a ciò che era scritto. Aveva fiducia in me, e io l'avevo deluso.