Capitolo 68
Sinclair
" Dominic?" Il mio beta, Hugo, è in piedi dietro di me, guardandomi con un'espressione preoccupata. "Abbiamo bisogno di te nella sala di guerra."
" Voglio essere qui quando si sveglia." Insisto, tenendo lo sguardo fisso su Ella. Dorme nel mio letto, il suo corpicino rannicchiato sotto le coperte. Le sue braccia sono fasciate dalla spalla alla punta delle dita, e i lividi punteggiano la sua pelle chiara in troppi punti per poterli contare.
Il senso di colpa mi annoda le viscere solo a guardarli: alcuni di quei lividi sono opera mia, il risultato dei miei sforzi per trattenerla. Ella era rimasta priva di sensi mentre la portavo fuori dalla foresta, ma quando si è svegliata, mi ha combattuto più duramente che mai. Il dottore è stato costretto a darle una forte dose di sonnifero per curare le sue ferite, anche se aveva promesso che la pozione l'avrebbe aiutata a rompere lo shock.
"Capisco, ma stiamo ancora ripulendo la scena e dobbiamo assicurarci che nessuno lo scopra". Hugo sospira. È stato grazie alla rapidità di pensiero e alla resistenza di Ella che l'attacco è avvenuto così in profondità nella foresta, molto più in profondità di quanto altri gruppi di cacciatori sarebbero andati a caccia.