Capitolo 163
Capitolo 163 – Sinclair visita i rifugiati
Sinclair
Quando arriviamo all'aeroporto, faccio del mio meglio per evitare che Ella senta i miei nervi. Per quanto mi ripugna ammetterlo, una parte di me ha ancora una paura tremenda che la mia gente mi incolpi per tutto quello che è successo. Il mio angelo di compagna ha fatto miracoli nel lenire il mio senso di colpa, ma so quanto le persone addolorate e con il cuore spezzato abbiano spesso bisogno di qualcuno a cui dare la colpa per la crudeltà del mondo.
L'Alfa in me vorrebbe che si scagliassero contro di me, perché so che posso sopportarlo e alla fine della giornata la responsabilità è mia. L'uomo in me, tuttavia, è oltremodo agitato dal pensiero del dolore che questo sicuramente porterebbe.
Ella mi guarda mentre ci dirigiamo verso le tende, appoggiando il suo leggero peso sul mio fianco e trasmettendo un'ondata di affetto attraverso il nostro legame. Andrà tutto bene. Il suo prezioso lupo dice al mio, e un'immagine del cane color oro rosa che si accoccola contro la mia cupa bestia nera appare nella mia mente. La tiro un po' più vicino, facendo le fusa per ringraziarla nella sua mente. Lo so. Le assicuro. Sto sempre bene quando sono con te.