Capitolo 109
Lei
" Cosa intendi quando dici che non è un lupo?" L'anziano che Sinclair mi ha portato a incontrare mi sembra vagamente familiare, e sono sicuro di averlo incontrato a un evento o all'altro. Eppure, sono così intontito da tutte queste nuove informazioni, che riesco a malapena a tenere il passo. Mi sembra che il mio cervello non funzioni più correttamente. Mi sento lento e stupido, ma Sinclair è al mio fianco a ogni passo del cammino, paziente e amorevole, accigliato ogni volta che insinuavo che c'era qualcosa che non andava nella mia mente.
Ora questo anziano ci guarda con un orrore a malapena contenuto, e io non posso fare altro che sprofondare ancora di più tra le braccia di Sinclair. Sono di nuovo in grembo a lui, anche se di nuovo non è proprio corretto –
dal momento che non mi ha mai messo giù. Tecnicamente sono ancora a riposo a letto, ma non mi lamento. Mi sento al sicuro quando sono nel suo abbraccio, e ho bisogno di quella sicurezza ora più che mai. "Lo è, ma è dormiente. L'abbiamo scoperto solo ora." Sinclair sospira, strofinandosi una mano sul viso. Condivide lentamente la nostra storia con l'uomo più anziano, fin dall'inizio.
Con ogni parola che esce dalla bocca di Sinclair, l'anziano impallidisce ancora di più. Quando finalmente lo raggiunge, mi guarda torvo, "Avresti dovuto venire da me nel momento in cui ha concepito, avrei potuto dirti che nessun umano avrebbe potuto partorire un figlio mutaforma. Voi giovani cuccioli, " Scuote la testa esasperato, "Pensi di sapere tutto!"