Capitolo 787
Enzo
L'acre puzzo del fumo mi bruciava i polmoni a ogni respiro affannoso, l'aria soffocata dalla cenere mi bruciava la gola mentre inciampavo ciecamente tra le rovine fumanti della foresta. La cenere scricchiolava sotto i miei stivali, le braci brillavano come occhi cremisi nella foschia tenebrosa che mi aveva avvolto.
Tutto intorno a me, i ruggiti e gli stridii assordanti della forma di drago di Mila echeggiavano nel regno da incubo che aveva creato, scuotendo il terreno stesso con i loro riverberi puri. Strinsi i denti, le mie dita si chiusero a pugno mentre spingevo in avanti, guidata da un singolo, disperato pensiero.