Capitolo 712
Nina
Enzo e io fummo trascinati lungo i corridoi anneriti dell'impossibile palazzo di Mila, le corde d'argento che ci bruciavano la pelle ancora una volta. La mia mente correva per tutto il tragitto, incapace di comprendere l'incubo in cui ci trovavamo intrappolati.
Solo pochi giorni prima, avevamo festeggiato a bordo piscina con mia madre e mio fratello. Ora che Luke era morto, ero apparentemente incinta di un bambino contenente il sangue di una razza di mutaforma dimenticata da tempo, e ci trovavamo di fronte a un destino orribile: un decennio e mezzo di schiavitù prima che nostro figlio ci venisse portato via.