Capitolo 690
Enzo
Mi alzai a fatica in piedi, i palmi delle mani raschiando il pavimento di pietra ghiacciata. Il portale vorticoso era scomparso, abbandonandomi da solo in questo strano posto. Lisce pareti di ossidiana mi circondavano, interrotte solo da un alto soffitto a cupola. Non c'erano porte o finestre visibili nell'ampia stanza circolare.
Solo che non ero solo. Quando ho alzato lo sguardo, li ho visti: il pubblico.