Capitolo 461
Soddisfatto, Enzo mi strinse di nuovo tra le sue braccia. "È tutto quello che chiedo."
Avvolto tra le sue braccia, il mondo esterno svanì e tutto ciò che contava eravamo noi due, abbracciati, persi nel nostro mondo.
Il leggero fruscio del movimento mi risvegliò da un sonno tranquillo. Scacciando via i resti del sonno, mi voltai e vidi Enzo muoversi per la stanza, raccogliendo la sua attrezzatura da hockey. Il suo viso era fissato in quel familiare sguardo determinato, che segnalava l'importanza della giornata.