Capitolo 424
Ma avevo ancora bisogno di sapere perché avrebbe fatto una cosa del genere. Lewis non era un pervertito; questo lo sapevo. Se lavorava per i Crescent, allora significava che potenzialmente ci stava seguendo. Da quanto tempo lo faceva, però, era ancora un mistero per me. Solo a pensarci mi si gelava il sangue; lo immaginavo che ci osservava attraverso le finestre, dietro gli angoli e attraverso gli alberi per chissà quanto tempo. Mi faceva star male pensare che il Beta di mio padre, l'uomo gentile e premuroso ma burbero che conoscevo da quando ero bambina, si sarebbe trasformato in qualcuno che era perfettamente a suo agio a perseguitarci.
Decisi allora che dovevo controllare la casa di mio padre. Non ci andavo da molto tempo; per quanto ne sapevo, ormai era completamente saccheggiata. Non era che ci fosse qualcosa che volessi in quella casa, e non mi importava molto dato che ci eravamo trasferiti solo dopo la morte di mia madre. Odiavo l'aspetto di quella casa fredda e moderna, con le sue enormi finestre, l'aspetto grigio e la forma squadrata. Odiavo tutto ciò che rappresentava. Ma avevo ancora bisogno di sapere cosa ne era stato di lei da quando era morto mio padre, e se Lewis e i suoi seguaci erano lì, allora volevo vedere cosa stavano combinando.
Nina e io fissammo le impronte sulla neve per qualche istante. Potevo sentirla tremare leggermente accanto a me, anche se non ero sicuro se fosse per paura o solo per il freddo. In ogni caso, le misi delicatamente un braccio intorno e le accarezzai la spalla su e giù mentre mi giravo e la guidavo verso la motocicletta.