Capitolo 165
Enzo si fermò, i suoi occhi castani mi scrutarono il viso, prima di annuire in silenzio. Ora mi resi conto che gli stavo stringendo forte la mano come se la mia vita dipendesse da questo, come se lasciarlo andare lo avrebbe fatto scomparire dall'esistenza.
E così, mentre Jessica e Lori continuavano a litigare, lo condussi nella mia stanza.
Una volta dentro, con la porta ben chiusa dietro di noi, mi sentii stranamente silenzioso e straniero. Mi resi conto che avevo quasi dimenticato come appariva la mia stanza; l'ipnotismo di Edward aveva funzionato così bene su di me che era diventata una macchia lontana nella mia memoria, niente di più di un vago sogno ad occhi aperti.