Capitolo 146 Potere
Diverse centinaia di Dormienti fissarono il corpo sfigurato, inorriditi. L'armatura a scaglie di Jubei scomparve in una pioggia di luce, lasciandolo vestito solo di stracci strappati e insanguinati. Un'espressione sorpresa e stordita era ancora congelata sul suo volto.
Inondato di sangue e distrutto, l'uomo che era stato orgoglioso e provocatorio solo un minuto prima non era più che un cadavere patetico. Era steso sul pavimento in una pozzanghera cremisi scintillante, ricordando a tutti una semplice verità.
Non osare mai e poi mai disobbedire a Gunlaug, il Signore Luminoso.