Capitolo 239: Prendere la persona sbagliata
Fiamme ardenti si accesero dietro il tritone, e sembrava circondato da un inferno furioso. Era una vista particolarmente spaventosa nell'oscurità, che lo presentava come uno spirito immortale che strisciava fuori dall'oceano.
Dal ponte inferiore, scivolò lentamente dalle scale al ponte superiore, i suoi capelli viola scuro bagnati si stendevano sciolti sul suo corpo, facendolo sembrare diabolico ma inquietante. Notai che c'era una katana conficcata nel suo ventre e nella sua schiena, ma non sembrava infliggere danni significativi: si muoveva ancora in modo costante e potente, e stava agitando i suoi artigli palmati contro gli umani lì vicino che stavano fuggendo, tagliando a pezzi i loro corpi come un abile macellaio e coprendo all'istante il ponte di sangue.
Nonostante tutto, i suoi occhi erano fissi su Mary senza battere ciglio, e nei suoi occhi si leggeva un'emozione selvaggia ma repressa per la ragazza che si stava chiudendo in se stessa in un angolo.