Capitolo 109
Ero terrorizzato e in preda al panico per i miei pensieri. Non potevo credere né aspettarmi che Dicken si preoccupasse di me al di sopra della sua posizione alfa di bestia selvaggia. Dopotutto, sono di una specie diversa.
Quando il tritone rosso mi posò i suoi artigli palmati sul collo e mi leccò le orecchie con la sua lingua scivolosa, non potei fare a meno di pronunciare qualche sillaba spezzata: "Di-ek-en".
Il tritone dai capelli rossi smise di accarezzare e poi pronunciò alcune sillabe che suonavano come un sogghigno. Spinse in avanti la sua coda di pesce e la inserì direttamente tra le mie gambe. Poi iniziò a imitare la mia voce e prese in giro ironicamente, "Di...ek...en..."