Capitolo 215
Mi fermai, abbastanza certo di non aver sentito bene. "Aspetta... saresti davvero disposto ad aiutarmi con questo?" balbettai, più che un po' sbalordito.
Lei sogghignò, rendendo in qualche modo l'espressione sgradevole decisamente allettante. "Perché no? Stavo cercando una nuova fonte di brividi a buon mercato per allontanare la noia, comunque. Una volta mi hai dato una mano alla grande scovando un avvocato di successo per me e consegnandomi quella grossa mazzetta di soldi insieme a quella bella corsa. Considera che finalmente sto ricambiando il favore, sorellina."
Avrei giurato di aver visto il debole barlume di un sorriso genuino illuminare le sue labbra carnose solo per un fugace istante prima che il suo familiare sorriso beffardo tornasse saldamente al suo posto. "Quindi vai avanti, dillo, supplicami di darti una mano con il tuo piccolo piano. Ti ascolto...
Quando ho dato a Bella la mia macchina e la mia carta di credito. Ho giocato con l'idea per un po', ma alla fine ho scelto di non chiamare la polizia o di annullare la carta. Il limite della carta era sufficiente per far vivere Bella per un po'.
Ora, sono contento di aver scelto di conservare un po' di gentilezza quando è venuta da me e anche dopo che se n'è andata. Avrei potuto darle la caccia, ma non l'ho fatto.