Capitolo 122
Circa quattordici minuti dopo, mi studio allo specchio, con lo stomaco pieno di farfalle.
Sto meglio di dodici minuti fa, però, quando ero seduto sul pavimento a bere direttamente dalla bottiglia di vino, sibilando disperatamente al telefono a mia sorella mentre cercava di convincermi. Fortunatamente, la combinazione di alcol e logica sorella alla fine mi ha unito.
"Alza il culo," mi aveva ordinato Janeen, "mettiti quel vestitino e prenditi il comando. Sei tu il capo, Fay, non lui." "Giusto", avevo stretto i denti. "Tranne che lui è letteralmente un boss della mafia. E io sono solo..."