Capitolo 41 La padrona orgogliosa
All'improvviso, una porta interna si aprì lentamente. Ne uscì una donna alta. "Cosa sta succedendo qui? Chi sta disturbando la quiete di questo negozio questa mattina presto?" chiese con un'espressione corrucciata e impaziente.
La donna sembrava arrabbiata, ma quando vide Farris, il cipiglio sul suo volto si trasformò immediatamente in un sorriso. Disse con tono lusinghiero: "Buongiorno, signor Rivera. È un grande onore averla nel nostro negozio oggi! Cosa la porta qui? C'è qualcosa per cui ha bisogno di aiuto?"
Poi guardò i commessi e li rimproverò: "Ehi, non vi siete comportati bene. Perché non siete venuti a informarmi che il signor Rivera è qui? È una persona importante che merita un benvenuto speciale. Dove avete messo il cervello? Vi pago per essere dei prestanome qui?"
La donna alta li guardò con aria truce e poi si voltò di nuovo verso Farris. Con un'espressione di scuse, aggiunse: "Mi dispiace, signor Rivera. I miei dipendenti sono così sconsiderati che vi hanno fatto aspettare. Vi prometto che non si ripeterà. Ora ditemi solo in cosa posso aiutarvi oggi".
Non appena ebbe finito di sbirciare, notò Horace in piedi lì vicino. Lo squadrò dalla testa ai piedi e poi disse agli inservienti: "Perché è ancora qui? Perché non avete chiamato la sicurezza per buttare fuori subito questo mendicante? La sua aura di povertà avrebbe influenzato l'umore del signor Rivera!"