Capitolo 49
Era come toccare una barriera invisibile che faceva immediatamente alzare le sue difese quando le veniva posta una domanda troppo personale, capì Kyle. Lui si accigliò, sapendo che avrebbe dovuto stare attento a non deluderla come aveva fatto ogni altro uomo al mondo nella sua vita.
"Va bene, vado a letto." Si alzò dalla sedia, digrignando i denti per i forti dolori alle braccia e allo stomaco. "Notte, Kara."
"Notte, Kyle."
Camminò verso la sua camera da letto, si spogliò e scivolò sul letto, e proprio mentre stava per prendere la luce, sentì Patricia dire: "Aspetta".
Kyle si è spaventato. Non sapeva nemmeno che lei fosse nella stanza, seduta sulla sedia dove si era seduta prima quando si era cambiato, con il taccuino ancora in grembo.