Capitolo 262
Ho fatto scivolare giù i miei pantaloni del pigiama e l'ho spostata verso il lavandino e lei ha detto subito, "No way, non ora." Non ho detto una parola. Ho solo iniziato a baciarla e a spingerla di nuovo verso il lavandino mentre lei continuava a dire, "Mike, non ora, forse più tardi." Quando l'ho appoggiata di nuovo al lavandino, le ho sollevato il culo sul lavandino, mentre lei faceva un po' fatica a scendere dal lavandino, e poi in una frazione di secondo, ho posizionato il mio cazzo contro la sua figa e ho spinto con forza. In un movimento sono volato nella sua figa bagnata fino alle mie palle. Ero così eccitato da quanto fosse ancora scivolosa, calda e piena di sperma.
Dopo dieci o quindici spinte ho abbassato lo sguardo e ho visto il mio cazzo coperto di sperma che usciva a fiotti dai miei peli pubici alla sua figa. Non sono durato più di un minuto, quando ho eiaculato più forte e più a lungo di quanto avessi mai fatto in tutta la mia vita. Dopo che ho finito completamente, lei ha sorriso e sussurrato, "Penso che qualcuno potrebbe essersi divertito a farmi scopare Jack tanto quanto lui."
Ho preso un respiro profondo cercando di riprendere fiato , e ho risposto, "In realtà, all'inizio non mi rendevo conto di quanto mi sarebbe piaciuto, ma sì, è stata un'esperienza incredibile, indescrivibile." Lei ha solo ridacchiato, è scivolata giù dal bancone, ha preso un asciugamano e se l'è tenuto sul cavallo.