Capitolo 76 Un uomo magnetico
Durante il viaggio, Damian era silenzioso... e così ho fatto io. Sono stata fortunata che il piccolo Rai fosse con noi. Ha parlato senza sosta, raccontandoci storie degli ultimi due giorni trascorsi con mia madre, di come aveva incontrato suo cugino, il figlio di mio fratello, a quale gioco giocavano e tutto il resto. Damian e io abbiamo ascoltato attentamente, dando risposte qua e là quando Rai ne aveva bisogno. Non avevo mai visto il piccolo Rai così eccitato prima. Sembrava a suo agio con Damian, persino più a suo agio che con Cole. Deve essere perché gli raccontavo sempre storie su suo padre e Damian.
Il traffico era ancora più un incubo a quell'ora del giorno. Damian decise che saremmo dovuti andare a cenare in un ristorante invece che in una caffetteria, così anche Rai avrebbe potuto mangiare. Fui d'accordo con lui. Quando arrivammo all'edificio dove si trovava il ristorante, era già ora di cena. Non mi accorsi di dove ci aveva portato finché non parcheggiò la macchina e ci accompagnò al ristorante.
Avvicinandomi al ristorante, alzai lo sguardo per vederlo. Mi resi conto che era uno dei ristoranti in cui eravamo andati, quello che amavo per l'atmosfera e il cibo. Era cambiato, però. L'atmosfera era sempre la stessa, con la sua eleganza, le finestre a tutta altezza e l'esterno moderno ma elegante, ma la disposizione dei posti a sedere era cambiata.
Sebbene il cibo fosse costoso, era sempre pieno, soprattutto durante l'ora di cena. Dal ristorante, situato al 50° piano di uno degli hotel a cinque stelle di Giacarta, potevamo vedere lo skyline di Giacarta.
" Damian... Sei sicuro che possiamo avere un tavolo?" gli ho chiesto mentre ci avvicinavamo alla reception del ristorante.