Capitolo 26 La voce al telefono
Mi fermai prima di tornare alla realtà e realizzare che aveva ragione. Non potevo perdere tutto senza combattere o reclamare ciò che era mio di diritto. Anche se avessi combattuto e perso, non me ne sarei pentita. A quel punto, il mio telefono aveva smesso di squillare.
Fissai gli occhi calmi di Sophia e gradualmente riacquistai la mia compostezza. I miei pensieri iniziarono a schiarirsi e mi asciugai il viso, dicendo: "Ora ho capito! Sono grata di avere una persona lucida come te al mio fianco. Mi ricordi costantemente le mie priorità".
Quando il telefono squillò di nuovo, avevo già sistemato le mie emozioni. Sophia mi passò il telefono e annuì. "Ce la puoi fare."