Capitolo 482 Ammanettato
Logan
La pista da corsa incombeva davanti a me, una massa imponente di metallo e cemento che sembrava più una prigione che un luogo di brivido. Mai nei miei sogni più sfrenati avrei pensato di finire lì, scappando da quelli che sembravano tutti i poliziotti della città mentre cercavo contemporaneamente di dare la caccia alla persona che mi aveva rubato la compagna. Ma, quel che era fatto era fatto.
Ho premuto a fondo i freni della mia auto, le gomme stridevano in segno di protesta mentre slittavo fino a fermarmi. Il mio cuore batteva forte, ogni battito riecheggiava la mia disperazione di trovare Ella. Non mi importava se la mia auto fosse distrutta, se stessi camminando dritto in una trappola o se la polizia avrebbe continuato il suo inseguimento.