Capitolo 479 Frammenti di umanità
Lei
La luce fioca del garage proiettava lunghe ombre nella stanza, amplificando la sensazione di terrore che mi attanagliava. Ero ancora saldamente legato alla sedia, i polsi erano irritati dalle corde e il mio lupo dormiva ancora profondamente. Non importa quanto cercassi di chiamarla nella mia mente, non serviva a niente; non si trovava da nessuna parte.
"Ema!" gridai mentalmente, supplicandola di offrirmi guida, assistenza o persino la sua compagnia durante quei momenti terrificanti. "Per favore, ho bisogno di te ora!"