Capitolo 477 L'ultimo tramonto
Lei
Il garage scarsamente illuminato era impregnato dell'odore di gomma e benzina, e la mia testa pulsava furiosamente, un ricordo scomodo della droga che aveva sottomesso sia me che il mio lupo. Ero debole e inutile lì, e mi sentivo impotente contro le forze del male che avevano preso il controllo di me.
Ma non ero preoccupato per me stesso; ero preoccupato per la mia povera, dolce sorellina. Non meritava alcun dolore o sofferenza. Non era mai stata coinvolta in niente di tutto questo.