Capitolo 433 Nessun alibi
Lei
Non potevo credere al pasticcio in cui mi ero cacciata. Mi sentivo una frode, una manipolatrice, non meglio di Marina stessa.
Ma avevo bisogno di tenere al sicuro la mia sorellina. La sua vita era la cosa più preziosa per me, e sarei stata dannazione se avessi lasciato che le accadesse qualcosa.