Capitolo 380 Freddo come il ghiaccio
Lei
La luce del mattino filtrava attraverso le sottili tende, proiettando un pallido chiarore sulle pareti color crema della camera d'albergo.
I miei occhi si aprirono di scatto, sentendo il peso di un braccio che mi avvolgeva. Per un breve momento, mi sono goduta il conforto e il calore che mi forniva. Ma poi tutto è tornato a galla, quello che era successo la notte prima, come mi ero lasciata andare a perdere il controllo, come avevo lasciato entrare Logan nel mio letto.
Il rimpianto mi travolse come una marea. Non potevo credere di aver permesso che le cose andassero così lontano. Spingendo via il braccio di Logan, mi districai dalle lenzuola e mi sedetti di colpo.
Logan si mosse, sbattendo le palpebre per scacciare la foschia del sonno. La confusione gli inondò il volto quando vide che ero già in piedi, che raccoglievo freneticamente i miei vestiti da terra e cercavo di coprirmi.