Capitolo 329 Non solo
Lei
Le ombre della sera si estendevano lunghe e scure sul pavimento in legno del mio appartamento, in netto contrasto con la tremolante luce gialla della strada esterna che disegnava motivi screziati sui muri di mattoni scuri del mio appartamento.
Il profumo fragrante della candela alla lavanda che avevo sempre acceso aleggiava nell'aria nonostante non l'avessi ancora accesa oggi, ma in ogni caso, i suoi effetti calmanti sembravano ormai persi su di me. Il ronzio dell'interfono era sembrato una scossa elettrica al mio sistema. Ogni nervo del mio corpo era in stato di massima allerta. Stringendo forte il coltello, il suo peso fresco e rassicurante nel palmo, mi avvicinai cautamente alla porta.
"Chi è là?" La mia voce tremò, tradendo il nodo stretto di paura nel mio stomaco. Il silenzio che seguì fu assordante finché finalmente lui non parlò. "Ella, sono io. Logan." La voce ovattata arrivò, portando con sé un pizzico di sorpresa e confusione.
Deglutii, un po' sollevato, e premetti il pulsante per farlo entrare nell'edificio. "Non lasciare la porta aperta", mormorai.