Capitolo 260 Capitolo 8: Il minimo delle preoccupazioni
Lei
La porta di vetro smerigliato dell'ufficio del signor Henderson si aprì, rivelando l'uomo in persona. Quando vidi Logan, sentii l'irrequietezza di Ema dentro di me. Il suo odore ci sopraffece entrambi, l'istinto ci spingeva a reagire in modo eccessivo e ad avvicinarci a lui. Ma sentii che lei lo reprimeva. Era scontenta di lui tanto quanto lo ero io.
Il signor Henderson sembrava gioviale e sembrava impegnato in una discussione animata con Logan. Tuttavia, mentre ero sulla porta e guardavo avanti e indietro tra i due uomini, ho potuto percepire un cambiamento nella dinamica. Dietro l'aspetto piacevole del signor Henderson, le sue sopracciglia erano aggrottate e i suoi occhi lampeggiavano di ansia.
"Ella," cominciò, con voce tesa. "Posso avere tutte le tue notizie?" Logan si sdraiò comodamente sul divano di peluche, sorprendentemente imperturbabile dalla tensione nella stanza. "Devo andarmene?" chiese.
"No, no, tu resta qui", rispose il signor Henderson, sfoggiando un sorriso luminoso.