Capitolo 199: Giorno del trasloco
Edrico
Moana fu terribilmente silenziosa per i giorni successivi. Non la biasimai, ovviamente. Si sarebbe giustamente arrabbiata per il fatto di dover andarsene, ma era la cosa più sicura da fare. Volevo solo tenere Moana ed Ella al sicuro e, nonostante il nostro ultimo incidente alla tenuta di montagna, ero fiduciosa che le nostre nuove guardie di sicurezza ci avrebbero protetto mentre eravamo lì. Durante quel periodo, però, decisi che avrei dovuto capire cosa fare con mio padre. Sapevo che ci avrebbe inseguito, ma non avevo prove concrete. Non aveva ancora fatto minacce vere, almeno non qualcosa che potessimo provare, quindi non potevamo denunciarlo alla polizia. In quel momento, non sapevo cosa fare con lui. E mia madre non rispondeva al telefono quando chiamavo. Stavo iniziando a preoccuparmi, per usare un eufemismo.
I giorni successivi passarono troppo in fretta. Assunsi una ditta di traslochi per prendere tutto ciò di cui avremmo avuto bisogno; per lo più vestiti, utensili da cucina e oggetti sentimentali, dato che la tenuta di montagna era già completamente arredata. Volevo che Moana si sentisse a casa lì, quindi, senza che lei lo sapesse, ho assunto un interior designer per andare nella tenuta e arredare una delle stanze per trasformarla in un grazioso studio d'arte per lei. Ho pensato che questo avrebbe tirato su il morale a Moana e forse le avrebbe fatto smettere di odiare così tanto stare lì e stare lontana dal suo lavoro.