Capitolo 175: Metodi omeopatici
Edrico
"Oh, bene. Si sta svegliando."
La prima cosa che ho notato quando sono tornato in me è stato un mal di testa lancinante che mi martellava il cranio. Quando finalmente ho aperto gli occhi, strizzandoli anche contro la luce fioca del mio comodino, ho visto tre figure curve su di me. E, a giudicare dalla durezza sotto la mia schiena e dalla posizione in cui ero sdraiato, ho capito subito che ero steso sul pavimento e non sul mio letto.
"Cos... cosa è successo?" borbottai, notando la netta sensazione di nausea che mi ronzava nello stomaco, come se avessi bevuto troppo la sera prima e ora fossi in hangover.
"Shh. Stai bene", disse una voce maschile. I miei occhi si misero lentamente a fuoco e la mia vista sfocata svanì abbastanza da permettermi di vedere che il mio medico era in piedi sopra di me con un'espressione preoccupata sul viso e lo stetoscopio nelle orecchie. Dietro di lui, potevo vedere Selina in piedi lì con le braccia incrociate sul petto e la delusione negli occhi. Dall'altro lato, Moana mi stava fissando intensamente e mi teneva la mano così forte che sembrava che la sua vita dipendesse da questo.