Atto 20: Pratica da solo
La stanza era immersa nell'oscurità e solo la luce della luna filtrava attraverso la grata della finestra, creando una patina argentea.
Sul grande letto matrimoniale, l'uomo era appoggiato per metà alla testiera e sul suo volto si leggeva un misto di pazienza e gioia indescrivibile.
I suoi muscoli erano tesi come quelli di un ghepardo pronto a balzare e le vene delle sue braccia erano gonfie, a dimostrazione della sua forza.