Capitolo 449
Jena ricambia il suo sorriso, spinge i fianchi contro i suoi, i suoi occhi si spalancano e riesco a sentire il suo respiro. Poi lei lancia la testa in avanti e lo bacia sulle labbra. Lui geme un po' prima che lei inverta la loro posizione, fulmineamente, e lo rigiri a pancia in giù, bloccandogli le braccia dietro la schiena e una delle sue gambe in alto in modo che non abbia leva.
"Che cazzo?!" urla Mateo dal fango.
"Ti arrendi, Beta Boy?" Jena è seduta lì, a cavalcioni sulla sua gamba libera, con il ginocchio premuto saldamente contro il suo cazzo, tenendogli le mani e il ginocchio piegato come se avesse tutto il tempo del mondo.