Capitolo 119
- Gelsomino-
Quello che avrebbe dovuto essere un pisolino pomeridiano si è rivelato un sonno agitato. Mi sono girato e rigirato nel letto a disagio. Sembrava che mi stessero pressando e non riuscivo a respirare bene. Non ero sicuro di cosa fosse, ma qualcuno era in piedi sopra di me con uno sguardo spaventoso.
Non potevo vedere il suo viso, sapevo che era una donna perché il suo fisico lo diceva. Ma potevo cogliere le sue espressioni. Voleva uccidermi. Ho provato ad alzarmi, ma sembrava che fossi legato al letto. Lei ha sorriso mentre mi dibattevo e ha preso il cuscino accanto a me. Lo ha avvicinato al mio viso e ho lasciato uscire un grido acuto.