Capitolo 44
Mi innervosisce vedere quanto Kas sia stanca il giorno dopo. È ancora pallida e i suoi occhi non hanno più la solita luminosità. Insiste per alzarsi dal letto, ma si addormenta al tavolo della cucina prima che io riesca a finire di tostarle un bagel. La porto sul divano e le porto dei cuscini e la sua coperta grigia e verde. La avvolgo in un piccolo bozzolo e accendo il canale di cucina che le piace. Prima ancora che io riesca a girarmi, è già addormentata sul divano.
Chiamo James e chiedo a Delilah di andare a controllare come sta per assicurarsi che quello che sta attraversando sia normale. Una volta arrivata, Delilah visita Kas. Concorda che quello che Kas ha fatto per guarirmi dovrebbe essere in suo potere, ma dal momento che non è lontanamente vicina al suo pieno potere con le sue ferite, l'ha solo gasata. Ha solo bisogno di riposare. Delilah mi fa sapere che preparerà qualcosa da bere per Kas che la aiuterà, ma ci vorranno alcune ore prima che faccia effetto.
"Resterò qui con lei. Mi dispiace, Alpha Bronx, ma devi andartene per un po'. Dalle un po' di pace e tranquillità. Resterò qui e mi assicurerò che stia bene." Dice Delilah. Scrive una lista di ingredienti su un pezzo di carta e me la porge. "La cucina dovrebbe avere tutte queste erbe. Mi servono per preparare il tè per aiutare Luna Iok– uh LunaKas."
" Mi dispiace, Alpha, ma hai sentito il capo." James scrolla le spalle mentre Delilah chiude la porta dell'appartamento dietro di noi. "Vado a vedere se riesco a rubare uno spuntino dalla cucina. Posso portare quella lista alla signora Miller."
Gli porgo la lista e lo guardo scendere le scale con passo leggero verso la cucina. Potrei andare ad allenarmi in sala pesi. È giù in cantina. Non voglio essere così lontano nel caso in cui succeda qualcosa a Kas. Invece, mi dirigo verso il mio ufficio per recuperare il lavoro. Milo entra in ufficio e praticamente salta fuori dalla pelle. In una frazione di secondo, i suoi artigli e le sue zanne si estendono, assumendo una posizione difensiva, finché non si rende conto che sono solo io.