Capitolo 3 Questa donna è noiosa
"Ahia!" Ellie rabbrividì, sentendo una forte pressione sulla mascella.
"Fa male?" Il ghigno di Kaiden era privo di umorismo. "Allora dimmi, Ellie, come pensi di assolvere ai tuoi doveri di moglie a letto?"
A letto...
Doveri...
Il significato delle sue parole le fece bruciare le guance.
Legalmente, era tenuta a tali responsabilità.
Kaiden osservò il suo imbarazzo con una punta di ironia.
Non aveva già dormito con Erick? Eppure eccola lì, a fingere innocenza.
"Dovrai fare tutto tu, data la mia disabilità", disse Kaiden, con voce venata di scherno ma con espressione immutata.
Il viso di Ellie si fece ancora più rosso e i suoi occhi rimasero incollati al pavimento.
Kaiden era implacabile nella sua farsa di disabilità.
"Rispondimi", pretese.
Ingoiando l'orgoglio, Ellie balbettò: "Posso... provare a imparare... a fare tutto ciò che è necessario... Non ho paura di..."
Rifletté sul fatto che Kaiden, nonostante la sua facciata, sembrava improbabile che si relazionasse con lei, che lui considerava inferiore a lui.
"Spregevole", borbottò, liberandola bruscamente. Notò i segni rossi che le sue dita avevano lasciato sulla sua pelle.
Era una donna così delicata, si lamentò tra sé e sé, sbuffando.
Ellie, mascherando il suo sollievo con un sorriso composto, disse: "Non vedo l'ora di vivere con lei, signor Thorpe".
Il volto di Kaiden si oscurò mentre si allontanava.
Questa volta, tuttavia, decise di lasciarla restare e di non farla cacciare via.
Il corpo di Ellie, straziato dalla febbre, barcollò. La sua vista si annebbiava e lei svenne...
-
Più tardi, quando si svegliò, Ellie si sentì disorientata e la sua mano era dolorante a causa dell'ago della flebo.
Si trovava in una stanza degli ospiti adiacente a quella di Kaiden.
Per combattere la malattia, prese le medicine, si avvolse in coperte e sudò copiosamente.
Quando il sonno la sopraffece, ebbe un momento di lucidità.
Kaiden era un uomo che era meglio evitare: inimicarselo era poco saggio.
Ellie decise di ignorare la sua presunta disabilità. La curiosità, in questo caso, non era sua alleata.
Dopo qualche tempo, venne svegliata da un bussare insistente.
"Signora Thorpe, il signor Thorpe richiede la vostra presenza nel piccolo magazzino al primo piano per quanto riguarda la vostra dote", la informò una cameriera, con il volto segnato dalla preoccupazione.
Ellie sapeva poco della dote preparata dalla famiglia Gordon, ma il suo istinto le diceva che sarebbe stata sicuramente problematica.
Nel magazzino l'aria era carica di tensione.
Kaiden era seduto sulla sedia a rotelle, con un oggetto in mano che emanava un'aura minacciosa.
"Signor Th..."
Bang!
Prima che Ellie potesse completare la frase, Kaiden le lanciò all'improvviso un oggetto.
"Quanti altri disgustosi trucchi hai nella manica, Ellie?" sputò, con gli occhi gelidi.
L'oggetto colpì Ellie e il suo contenuto si sparse su di lei e sul pavimento.
Tra questi c'erano lingerie provocante e diverse scatole di medicinali.
Con la mente che correva, Ellie si chinò per ispezionarli.
Le scatole contenevano vari afrodisiaci, tra cui intrugli che si diceva aiutassero a concepire un bambino e persino... pillole per aumentare la potenza sessuale.
Questi oggetti, un chiaro insulto a Kaiden, furono una spaventosa aggiunta dai Gordon alla sua dote.
"Ellie, sei così disperata da voler condividere il mio letto e partorire mio figlio?" Lo sguardo di Kaiden era imperscrutabile.
Ellie, ribollente dentro di sé per l'insulto dei Gordon, si ricompose e si alzò. "Signor Thorpe, non avevo idea che questi articoli fossero inclusi."
"E questo?" chiese Kaiden con una risata sarcastica, indicando una scatola di trucchi sul tavolo.
Il cuore di Ellie accelerava i battiti mentre si avvicinava alla scatola per vedere meglio.
All'interno erano contenute una foto inventata di lei ed Erick, una collana a forma di cuore e diverse lettere affettuose, nessuna delle quali era sua!
"Uffa!"
Le dita di Kaiden le pizzicarono bruscamente le guance, costringendola a guardarlo negli occhi freddi e imparziali.
Questi falsi ricordi erano un insulto a Kaiden, un gesto che nessun uomo avrebbe digerito facilmente.
"Ellie, sposarmi mentre nascondi i ricordi di un altro uomo... è davvero audace."
"Non l'ho fatto. I Gordon hanno organizzato la dote, io..."
Il suo tentativo di chiarire la questione fu vano.
Qualsiasi spiegazione sembrerebbe una debole scusa.
Rassegnata, Ellie abbassò lo sguardo.
Poi fece un leggero inchino. "Mi scuso."
Avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alla dote.
La percezione che Kaiden aveva di lei cambiò.
La sfida della sera prima era svanita, sostituita dalla sottomissione.
"Ellie, molti si contendono il ruolo di mia moglie. Non dare per scontato di esserti assicurata un posto solo perché sei qui."
La stava avvertendo.
Nonostante il suo allontanamento dal padre Jorge Thorpe e la mancanza di influenza nella famiglia Thorpe, lo status di Kaiden come unico figlio legittimo di Jorge continuava ad attrarre molte aspiranti spose.
Se si scoprisse che Kaiden non è effettivamente disabile, la competizione si intensificherebbe.
La dote dei Gordon fu scartata da Moon Manor come se fosse spazzatura.
Riflettendo sulle origini dei presunti segni di affetto, Ellie capì la verità.
È stata opera di Demi!
Era stata l'unica ad avere accesso alla cassetta della dote prima delle nozze.