Capitolo 252 Come stanno i gioielli?
Debbie era imbarazzata al punto da tacere. Grazie a Carlos, alcune scene vietate ai minori le balenarono nella mente, facendola arrossire di un rosso acceso. In un impeto di rabbia, cercò silenziosamente di pizzicarlo, ma invano. L'uomo era così esile che non c'era posto dove pizzicarlo, solo muscoli solidi. Frustrata, Debbie finse un sorriso e lo ammonì, "Toglimi le mani di dosso, o ti farò l'inferno!"
In contrasto con la sua rabbia e frustrazione, lui si sentiva davvero bene dopo aver finalmente reso pubblica l'identità di sua moglie. Aspettava questo momento da mesi. Lo voleva fare da molto prima, ma Debbie non voleva che tutti i paparazzi la seguissero in ogni mossa. Non voleva preoccuparsi di uscire in pubblico o di andare a scuola. Non voleva preoccuparsi di chi fingeva di essere suo amico solo per avvicinarsi a Carlos e ai suoi soldi. Per ogni gioiello o orologio che Debbie aveva guardato con vivo interesse, lui faceva un segnale segreto al suo assistente, ordinandogli di acquistare e impacchettare l'oggetto. Nel frattempo, continuava a scherzare con sua moglie. "Ti lascio andare se mi baci", la prese in giro scherzosamente.
Debbie prese un respiro profondo per contenere la sua rabbia. Si sentiva come una pentola sul punto di bollire e tutto quello che Carlos stava facendo era aumentare la temperatura. Chiuse gli occhi, mantenne il sorriso finto sul viso e borbottò tra i denti stretti: "Carlos, dico sul serio. Lasciami andare ora. Mi fa male il piede. Vuoi un tacco alto in faccia? Immagina cosa potrebbe fare una cicatrice alla tua popolarità con le ragazze".
Quando le sue parole si fecero strada, Carlos aggrottò la fronte e allentò la presa. Un attimo dopo, si accovacciò di fronte a lei e chiese preoccupato: "Quale piede?"
"Mia moglie sta soffrendo. Chi se ne frega di tutti gli altri?" pensò, non essendo dell'umore giusto per continuare con la battuta.