Capitolo 24 Guidare verso l'università
"Sono stata così stupida! Avrei dovuto chiedere prima a Philip di più su Carlos. Se l'avessi fatto, non avrei avuto l'audacia di contraddirlo. Ahimè! Ora è troppo tardi. Cos'altro posso fare?" pensò Debbie, fustigandosi per la sua ignoranza.
Ora che vedeva le cose sotto una luce diversa, si pentì davvero di aver cantato quella canzone quella sera per offenderlo.
"Debbie, perché hai dovuto provocarlo ancora e ancora?
Hai sollevato un sasso solo per farlo cadere sui tuoi piedi!' si rimproverò. Si diede una pacca sulla fronte per il risentimento e si alzò. La mattina dopo sarebbe stata dura per lei. Quando andò al secondo piano, lanciò un'occhiata furtiva alla porta chiusa della camera da letto di Carlos. Non appena fu certa che non si sarebbe spalancata da un momento all'altro, si intrufolò nella sua e chiuse la porta il più delicatamente possibile.
Per tutta la notte, si rigirò nel letto. Le sue preoccupazioni non la lasciarono in pace.