Capitolo 145 Se un orso mi avesse sbranato a morte
"L'ho sentito dal capo del villaggio!" rispose Jared. Era andato a casa del capo del villaggio nel tentativo di procurarsi un ventilatore elettrico riscaldante o almeno una coperta elettrica. Con sua grande delusione, non aveva ottenuto nulla. Forse, l'unica cosa che lo avrebbe aiutato a stare al caldo ora sarebbe stato il vino, che per fortuna i loro ospiti avevano fornito in abbondanza. Così si unì al capo del villaggio per un drink accompagnato da qualche cordiale chiacchierata. Ma l'anziano non era un gran bevitore. Solo qualche bicchiere dopo e abbassò la guardia, trasformandosi in un chiacchierone.
Tra i suoi succosi racconti, si lasciò sfuggire a Jared che qualcuno aveva chiesto agli abitanti del villaggio di dedicare cure speciali a Debbie. Sebbene non sapesse chi fosse quella persona, ricordava che qualcuno aveva menzionato un nome, "Carlos".
Dalle parole del capo del villaggio, Jared riuscì a fare due più due. Il cognome Hilton era un nome raro e persino in tutta la città c'era un solo "Carlos" la cui influenza poteva raggiungere un villaggio remoto come il Southon Village.
Commossa dal gesto di Carlos, Debbie gli rivolse un dolce sorriso. Ma non voleva ammettere la felicità che le stava esplodendo nel cuore. Invece, finse una replica a Jared. "No, non credo che il capo del villaggio stesse dicendo la verità ."
"Oh, davvero? Ma ti vedo sorridere da un orecchio all'altro. Perché non ammetti semplicemente che ora sei al settimo cielo?", lo stuzzicò Jared.