Capitolo 546
"Una vera regina", sputai, con le parole amare sulla lingua.
Volevano una marionetta, una pedina nel loro contorto gioco di potere. Qualcuno che potessero manipolare e controllare, qualcuno che non osasse stare al mio fianco mentre li sfidavo.
Avrei dovuto uccidere lui e i suoi scagnozzi anni fa, ma non ero un assassino di parenti.