Capitolo 475
Carlo
Un nodo di tensione mi strinse lo stomaco mentre mi dirigevo verso l'ufficio di Esme. La conversazione inquietante con Grace aleggiava pesante nell'aria, i suoi ricordi frammentati e la sua ritrovata calma mi lasciavano con più domande che risposte.
Spingendo la porta, ho trovato Esme immersa in una conversazione con Eason. Era sdraiato sul divano di pelle consumato, con una pinta di gelato sospesa sopra di lui. C'era un sacco della spazzatura pieno di pinte di gelato accanto a lui e una piccola pila. Nonostante l'aspetto disinvolto, l'espressione cupa impressa sul volto di Esme mi ha detto che la conversazione non era allegra. Non riuscivo a capire nulla di quello che dicevano. Il linguaggio delle streghe, come era comunemente noto, non era qualcosa che fossi mai stato in grado di parlare.