Capitolo 447
Carlo
La chiamata frenetica del capo esecutore di Silverlight mi ha mandato una scossa mentre navigavo per le strade trafficate di Silverlight. Eva era arrivata, come previsto, e la mia anima mi diceva che dovevo essere lì e che esattamente ciò che mi aspettavo di vedere, ciò che avrebbe dovuto essere impossibile, era esattamente ciò in cui mi sarei imbattuto.
Mi affrettai verso la casa in cui avevo lasciato Ryon. Il mio cuore martellava. Speranza e terrore assoluto mi riempivano. C'erano solo poche ragioni per cui Eva sarebbe stata chi pensavo fosse, e c'erano solo pochi modi in cui questo poteva finire. Aprii la porta, aspettandomi il pandemonio. Invece, un silenzio inquietante aleggiava nell'aria, rotto solo da voci attutite e dal crepitio della magia. I miei sensi si misero in allerta. Attivai la schermatura sui miei vestiti e mi preparai a combattere. Se Eva era anche solo la metà di quanto pericolosa fosse stata proiettata da giovane, non era una lotta in cui potevo semplicemente lanciarmi.