Capitolo 44
"Hai un modo per trattarli bene", ammisi con un pizzico di giocosità nel tono della mia voce.
Charles ridacchiò, e il suono trasmetteva un misto di orgoglio e affetto. "Beh, i bambini spesso riescono a vedere oltre la superficie, Grace. Hanno un'innata capacità di riconoscere sincerità e gentilezza. Non ho mai preso in braccio un bambino che non potessi calmare... Nemmeno Devin, se ci puoi credere."
Arricciai il naso alla menzione di Devin, poi aggrottai la fronte. Charles aveva solo quarantatré anni. Questo significava che aveva, quanti, diciotto anni o giù di lì quando nacque Devin? Come era riuscito a crescere Devin da solo, allora? "Sembra che tu abbia delle domande", disse Charles, senza staccare lo sguardo dal volto addormentato di Richard.
"Hai... preso Devin perché dovevi farlo? Così giovane?" È davvero il tuo figlio adottivo?
Deglutii, pensando al segno di compagno sul suo petto.