Capitolo 415
Carlo
Aspettai e osservai le emozioni scorrere sul suo viso. Le sue labbra tremavano. Mi fissò, probabilmente cercando di capire se stavo bluffando, ma erano anni che non riusciva a leggere la mia espressione. Non la sentii nemmeno allungare la mano verso di me per cercare di dare un'occhiata a cosa stessi pensando.
Il legame c'era, ma era completamente insensibile. In decadenza, se non morto, in tutti i modi che contavano.