Capitolo 310
"Mi scusi?" chiese il revisore.
"Come ha detto Alpha Wolfe, puoi andartene quando vuoi", ha detto Esme. "E sono ben consapevole che mi hai sentito e hai capito il mio significato. Mi impegno a enunciare in modo appropriato".
Mentre parlava, il luccichio nei suoi occhi si intensificò, rispecchiando la brillantezza scintillante di costellazioni lontane. Aggrottai la fronte, sbattendo le palpebre e cercando di liberarmi dalla foschia che sembrava annebbiarmi la mente. Era un incantesimo? La stanza sembrava carica di energia ultraterrena. Non riuscivo a scrollarmi di dosso la sensazione che Esme non fosse solo una visitatrice, ma una forza con cui fare i conti.
"Sebbene se scegli di non andartene ora, allora forse te ne andrai dopo che avremo chiarito questo piccolo malinteso", iniziò, rivolgendosi all'Inter-Pack Auditor. "Alpha Grace non ha presentato una domanda formale per la carica di senatore, il che significa che non c'è alcuna base per un audit improvvisato da parte della Inter-Pack Police. L'audit procederà come previsto sotto la giurisdizione di Stormclaw. Non hai posto qui."
Sbattei le palpebre, guardando prima lei e poi l'auditor mentre quest'ultimo si sistemava la cravatta.