Capitolo 263
Carlo
Grace tremava, si aggrappava a me, mi artigliava come se non potesse avvicinarsi abbastanza. Non mi lasciava nemmeno allontanare abbastanza a lungo per toglierle il vestito. Ogni volta che stringeva le dita su di me, ogni volta che lasciava uscire un piccolo gemito bisognoso, stava supplicando.
Fallo sparire.
La zittii dolcemente, brontolandole contro, calmandola e tirandola indietro quel tanto che bastava per toglierle i vestiti. Agitai le dita, evocando un preservativo da qualche parte vicino ai miei vestiti mentre lei mi avvolgeva le braccia al collo e mi tirava giù per baciarmi.
"Calma," sussurrai. "Non vado da nessuna parte."