Capitolo 252
Ci stavamo avvicinando. Potevo sentire l'odore di Eason più chiaramente: dolore, sangue e magia, ma ancora vivo. L'aria cominciò a farsi più pesante di magia e più leggera come se ci fosse aria fresca che arrivava da qualche parte. Poi, l'oscurità si diradò e per un momento, pensai che fossimo arrivati in una specie di caverna con un'apertura a livello del suolo:
"Per la luna..."
Alzai lo sguardo e mi si gelò il sangue. La spaccatura era un'enorme, frastagliata lacerazione nella roccia sopra di noi. La magia si riversava come una fitta nebbia sopra di noi, riempiendo l'aria. Serpeggiava davanti a noi. Tornai alle comunicazioni private.
"Seraphina, è gigantesco." Ho aperto le comunicazioni visive in modo che potesse vedere. "Ci servirà qualcuno che lo chiuda."
"Lascia un segno, ma se è così grande... non hai molto tempo."