Capitolo 251
Carlo
Ho sentito la voce di Grace forte e chiara che gli diceva di andare a farsi fottere, e ho sorriso, felice di sentirla così decisa.
"Grace," dissi dolcemente. "Stai andando bene. Siamo al livello giusto, secondo Seraphina e Amira... Riesco a sentirne l'odore."
Non potevo dirle che sentivo soprattutto odore di sangue, ma non importava. L'adrenalina mi scorreva nelle vene mentre ci precipitavamo in avanti. Qualcuno mi confermò che si stavano dirigendo verso il segnale che avevo lasciato, ma non aspettammo. In lontananza, sentivo voci flebili e i dolci gemiti di dolore che echeggiavano sulla roccia dura.
Qualcuno strillò e balzò fuori. Colpii l'uomo in faccia con il calcio della mia pistola, attento a non farla partire nello spazio angusto. Oltre i suoni della lotta, più lontano o forse solo più piano, udii deboli incantesimi di un rituale. Il mio cuore sussultò. Stavano iniziando.