Capitolo 232
Il mio stomaco si rivoltò per il disgusto. Come potevano pensare che fosse arrivato il momento di una dichiarazione? Non era arrivato il momento di giudicare quando le persone stavano morendo e altre potevano essere in pericolo.
D'altronde, come potevo biasimarli? Non avevo forse giudicato Eason solo poche ore prima? Giudicandolo per cose che non avevo nemmeno avuto il coraggio di chiedere davvero?
I miei occhi incontrarono quelli di Charles e, per un breve momento, mi consolai con lo sguardo rassicurante che mi rivolse. Forse non potevo credere di essere lì, ma lui era là fuori e stava facendo tutto il possibile per assicurarsi che le cose andassero lisce.
Anche a lui dovevo delle scuse? Certo, non gliele avevo dette in faccia, ma lui doveva saperlo.
Mi aveva protetto, vegliato su di me, era stato onesto con me a ogni passo. Mi aveva mentito anche solo una volta? E alla prima occasione, avevo dubitato delle sue motivazioni.