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Capitoli

  1. Capitolo 101
  2. Capitolo 102
  3. Capitolo 103
  4. Capitolo 104
  5. Capitolo 105
  6. Capitolo 106
  7. Capitolo 107
  8. Capitolo 108
  9. Capitolo 109
  10. Capitolo 110
  11. Capitolo 111
  12. Capitolo 112
  13. Capitolo 113
  14. Capitolo 114
  15. Capitolo 115
  16. Capitolo 116
  17. Capitolo 117
  18. Capitolo 118
  19. Capitolo 119
  20. Capitolo 120

Capitolo 66

Sasha non era sicura di quanto tempo fosse rimasta lì accovacciata a piangere alla fermata dell'autobus, ma a un certo punto la pioggia leggera si era trasformata in un acquazzone e l'aveva completamente inzuppata. Notandola, qualcuno si è avvicinato rapidamente.

“ Signorina, sta bene? Fa così freddo qui fuori, e piove anche.

Non vuoi andare a casa?" Al suono della voce dello sconosciuto, Sasha sollevò lentamente la testa che stava appoggiata sulle ginocchia. Lo sconosciuto era una donna di mezza età, sulla quarantina, che indossava una giacca spessa e imbottita con lanugine sugli orli. Anche da lontano, Sasha riusciva a percepire l'odore di petrolio e fumo che emanava dalla donna. Doveva essere una casalinga o una casalinga. Scuotendo la testa, Sasha tirò su col naso.

" Sto bene."

" Allora, dovresti tornare a casa in fretta. Probabilmente c'è qualcuno che ti aspetta, giusto? Hai perso l'autobus? Ti dico, signorina, non ci sono autobus che passano da queste parti a quest'ora. Ti aiuterò a fermare un taxi", si offrì gentilmente la donna.

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