Capitolo 27 Il mattino
Trisha prese in braccio il gattino spaventato e gli diede un colpetto sul naso, che cominciò a morderle il dito.
"Ascolta, non potrai più dormire qui dentro se lo fai di nuovo. Questi non sono giocattoli da masticare per gattini!"
Grazie al cielo i suoi denti non erano più grandi o non erano penetrati più in profondità. Svegliarsi sanguinanti non sarebbe stato il modo ideale per alzarsi per lei.
Un colpo secco alla porta fece sussultare Trisha. "Chi è?" chiese mentre scendeva dal letto. Indossò una vestaglia che qualcuno le aveva lasciato e se la avvolse addosso.
"Sono Ryan."